Inibitori del sistema renina-angiotensina nella prevenzione delle recidive di fibrillazione atriale
Sono stati analizzati i dati pubblicati sul ruolo degli Ace inibitori ( inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina ) e i bloccanti del recettore dell’angiotensina II ( sartani ) nella prevenzione secondaria della fibrillazione atriale.
Alcune analisi post-hoc di studi in diversi scenari clinici hanno suggerito l'efficacia degli Ace inibitori e dei sartani nella prevenzione della fibrillazione atriale di nuova insorgenza, mentre la loro efficacia nel prevenire le recidive di fibrillazione atriale è notevolmente controversa.
Sono stati presi in esame 4 studi riguardanti gli Ace inibitori per un totale di 355 pazienti e 6 studi con sartani che hanno arruolato 4.040 pazienti.
I dati aggregati degli studi con Ace inibitori hanno mostrato un effetto statisticamente significativo nel prevenire le recidive di fibrillazione atriale.
Tuttavia, gli studi non avevano un robusto algoritmo di follow-up per riconoscere episodi di fibrillazione atriale, ed erano singolarmente molto piccoli.
Al contrario, i dati aggregati riguardanti i sartani non hanno mostrato alcun effetto nella prevenzione delle recidive di fibrillazione atriale ( RR=0.90, p=0.24 ).
La popolazione degli studi con sartani era molto più ampia in 3 studi, prospettici, randomizzati, in doppio cieco, placebo-controllati, con monitoraggio transtelefonico delle recidive di fibrillazione atriale e risultati neutri.
La meta-analisi degli studi sia con Ace inibitori sia con sartani potrebbe indicare un bias di pubblicazione con una sovrastima dell'effetto del trattamento.
Dallo studio è emerso che, attualmente, non vi è alcun ruolo per i sartani nella prevenzione secondaria della fibrillazione atriale.
Per quanto riguarda gli Ace-inibitori, i dati non sono abbastanza forti per una conclusione, sebbene l'efficacia dovrebbe essere la stessa di quella dei sartani. ( Xagena2012 )
Disertori M et al, Cardiovasc Drugs Ther 2012; 26:4 7-54
Cardio2012 Farma2012
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